Lotto 943:
Medaglia 1929 A. VIII celebrativa della galleria Direttissima Bologna-Firenze. D/ MONS CESSIT PERGITE IRE XI XI 2939 (VIII). Minatore stante a destra con piccone e ruota di locomotiva. R/ GRANDE GALLERIA DELL'APPENNINO ML18510. Cartiglio tra due fasci con scritta in sei righe: IMPRESA GIUSEPPE GRAZZINI IMBOCCO NORD IMPRESA ANGIOLINI BORINI BETTANI POZZI DI CA' LANDINO.; sullo sfondo, la veduta di Bologna e Firenze. Casolari VIII/10; Casolari (Fulgore) VIII/4. 14.8 g. 28 mm. Con anelletto portativo originale. SPL. La medaglia commemorativa per la realizzazione del traforo della Direttissima Bologna-Firenze celebra uno dei più importanti progetti infrastrutturali del periodo fascista, completato nel 1934 (Anno XII dell'era fascista). Questo traforo, parte di una linea ferroviaria cruciale che collegava Bologna a Firenze, è stato concepito per migliorare le comunicazioni e il trasporto tra il nord e il centro Italia, riducendo drasticamente i tempi di percorrenza.
Il progetto rappresentava una pietra miliare nel piano di modernizzazione del regime, guidato da Mussolini, per dotare l’Italia di infrastrutture all’avanguardia e rafforzare l’unità territoriale ed economica del Paese. Il traforo, che attraversava gli Appennini, fu un'impresa ingegneristica di grande portata e fu visto come un simbolo della potenza tecnica e industriale italiana.
Il progetto rappresentava una pietra miliare nel piano di modernizzazione del regime, guidato da Mussolini, per dotare l’Italia di infrastrutture all’avanguardia e rafforzare l’unità territoriale ed economica del Paese. Il traforo, che attraversava gli Appennini, fu un'impresa ingegneristica di grande portata e fu visto come un simbolo della potenza tecnica e industriale italiana.