Lotto 768:
Milano. Galeazzo Maria Sforza (1468-1476). Grosso da 8 soldi. D/ Busto corazzato a destra. R/ Sant'Ambrogio mitrato e nimbato su cavallo galoppante a destra con lo staffile alzato nell'atto di inseguire tre guerrieri (gli Ariani) di cui uno stante a terra già abbattuto e due nell'atto di fuggire. CNI 97/104; Crippa 9/A; Rav. Mor. 11; MIR (Milano) 203. AG. 3.82 g. 27 mm. R. Marginale mancanza del tondello. Patina riposata. Bell'esemplare dal fine ritratto e dai nitidi dettagli. Il rovescio di questa moneta è uno tra i più significativi e complessi della monetazione milanese. qSPL/SPL. I conii sono probabilmente opera di Ambrogio da Clivate, su disegno di Zanetto Bugatto, per il motivo del cavallo galoppante già presente sul ducato di Francesco I Sforza e sulle monete di Galeazzo II Visconti. La scena, che in questo caso non è delimitata dal cerchio interno della legenda, presenta una raffigurazione articolata e complessa, in cui Sant'Ambrogio insegue i seguaci di Ario. Questi, sostenuti dall'imperatore Valentiniano e da sua moglie Giustina, che aveva la tutela dell'imperatore fanciullo, si erano organizzati dopo la condanna del 381 e richiedevano la Basilica Porzia per la professione del loro culto.