Lotto 998:
Compianto sul Cristo morto. Placchetta, secondo quarto del XVI sec. Ambito emiliano (o lombardo). D/ Il corpo di Cristo sostenuto dalla Vergine, inginocchiata di fianco ad esso, e da una delle pie donne. Dietro la Vergine, San Giovanni in ginocchio; a destra, Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, la Maddalena e altre due pie donne. Sullo sfondo, a destra, un albero e a sinistra, un edificio sacro all'interno di una caverna; in fondo, il Calvario con le tre croci. Pope-Hennessy, Kress, Bronzes 300 (fig. 391). AE dorato. Opus: Ignoto. 113 x 83 mm. Piccolissimo foro d'appensione. Fusione originale. SPL. Questa placca si trova solitamente incastonata nel supporto architettonico di una pace. Se ne conoscono almeno due esemplari: la prima conservata a Berlino (e acquistata a Bologna) riporta inscritto: DOMINICVS CAFFVS PROTHONOTARIVS APLICVS; la seconda (collezione Imbert) reca l'iscrizione: HVMANI GENERIS SERVATORI ANDREAS CARDEVAE. Middeldorf suggerisce che quest'ultima sia da mettere in relazione alla figura del cardinale Andrea della Valle (1517-1534), cosicché la datazione della pace non possa essere che il secondo quarto del XVI secolo.
Si potrebbe suggerire come autore della placchetta l'orafo Antonio da San Marino, attivo a Roma all'inizio del Cinquecento, collegato alla corte papale, amico di Raffaello. Esecutore di molteplici opere (poche di esse attribuite con certezza) e molto stimato dai suoi contemporanei.
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