Lotto 1066:
Venezia. Spezieria al Redentore. Teriaca, tappo sigillo fuso, XVIII sec. D/ THERIACA FINA AL REDENTOR IN VENEZIA. Il Redentore nimbato, stante, con la mano destra benedice, con la sinista tiene il vessillo. Bordo formato da quattro archi, costituiti da corolle di fiori, intercalati ai quattro poli da un fregio. Volt. 1871. PB. 28.38 g. 41.50 mm. RR. Bel BB. La teriaca (dal greco θηριακή cioè antidoto, oppure secondo alcuni dal sanscrito táraca dove tár significa salva) è un preparato farmaceutico dalle supposte virtù miracolose di origine antichissima.
Il Collegio degli Speziali contribuì con la sua attenta diligenza a dare all''Arte' il maggior lustro possibile, tanto che il 'Consiglio dei Dieci' gli diede facoltà di promulgare statuti sotto la dipendenza del 'Magistrato dei Giustizieri Vecchi' e, quale massima ricompensa per le benemerenze e per la fama acquisita all'estero, la Serenissima definì nel 1706 nobile l'arte degli Speziali, concedendo il diritto, a chi l'esercitava, di sposare una nobile. Tutte le farmacie erano differenziate per l'insegna, che doveva essere esposta 'per non incorrere nella multa di cinque ducati' e costituiva, anche negli atti pubblici, il ' marchio' distintivo delle varie botteghe. L'insegna, dal latino 'insigna',emblema di una professione o di una dignità, \trae origine da fatti storici come nel caso di quella della Spezieria al Redentore che trova origine del suo nome dalla vicinanza alla Chiesa del Santissimo Redentore.
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