Lotto 793:
Porcia. Annibale Alfonso Porcia (1679-1742). Zecchino 1704. D/ Busto di fronte corazzato con grande parrucca inanellata. R/ Stemma ellittico, inquartato, caricato di scudetto. CNI pp. 208,209 (1/3); Rav. Mor. 1. 3.08 g. 22.50 mm. RRRR. Della più grande rarità. Proveniente da montatura, altrimenti. bel BB. Moneta battuta da Antonio Alfonso Emanuele principe del Sacro Romano Impero e di Porcia (piccolo comune Italiano in provincia di Pordenone) conte di Oremburg, generale di Carlstadt, consigliere di Carlo VI e capitano supremo di Carinzia. La moneta, emissione di ostentazione, di stile tedesco ma di pregevole fattura, rispecchia gli assidui contatti e la dedizione del Principe per casa d'Austria. Non a caso il busto frontale, di pretto gusto tedesco, richiama quello dello zecchino del Cardinale Cristoforo Vidman, dalla cui famiglia i Porcia avevano acquistato la Contea di Ortemburg nel 1662 per 365.000 e più fiorini. Annibale Alfonso fu l'unico della dinastia dei Porcia ad aver usufruito del diritto di coniare moneta concesso dall'imperatore Leopoldo I. Come tutte le monete di ostentazione del periodo (Retegno, Belgioioso, Belmonte, Vasto, San Giorgio, Ventimiglia) fu battuta a Vienna in numero ridottissimo di esemplari giustificando così la sua rarità: l'esemplare qui proposto sarebbe il terzo esemplare conosciuto dei due finora noti (di cui uno conservato al Museo di Vienna). Solone Ambrosoli nel suo articolo pubblicato in R.I.N. 1897 'Lo Zecchinio di Porcia' descrive così la moneta: 'fra le monete cosiddette di 'ostentazione' e tutte qual più qual meno pregevoli e rare, le quali furono coniate al di là delle Alpi nel secolo scorso per conto di signori italiani, quasi soltanto a far pompa dell'arme sormontata dal berretto principesco, e del titolo di Principe del Sacro Romano Impero, la meno nota e insieme la più squisitamente preziosa è forse lo zecchino fatto coniare, probabilmente a Vienna, da Annibale Alfonso Emanuele di Porcia nel Friuli, l'anno 1704'. L'Ambrosoli nel descrivere lo zecchino ancora aggiunge: 'bisogna aggiungere poi, che se lo zecchino di Belmonte è moneta rara, quello di Porcia lo è incomparabilmente di più, oltre all'essere rarissimo in via assoluta: ci troviamo quindi di fronte ad una moneta che occupa un posto affatto privilegiato nella serie italiana'.
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