Una tra le monete più rare delle zecche Abruzzesi
Lotto 712:
L'Aquila. Ludovico I d'Angiò Pretendente (1382-1384). Denaro provisino. D/ Pettine sormontato da giglio accostato da cerchietti. R/ Croce patente. CNI -; D'Andrea-Andreani pag. 192; MIR (Italia merid.) 51. MI. 0.39 g. 15.00 mm. RRRRR. Pochissimi esemplari noti, di esimia rarità. Apparentemente uno tra gli esemplari meglio conservati mai apparsi in vendite pubbliche. qSPL. L'appellativo di questa moneta, "provisino", trae origine dalla città di Provins, in Francia, dove i conti di Champagne coniavano delle piccole monete in mistura chiamati provisini con lo scopo di utilizzarli come moneta di scambio per le fiere che la città ospitava. Per via dei commerci questa tipologia monetale ebbe molto successo anche in Italia grazie alla riduzione delle emissioni papali e all'apporto di moneta pseudo franca portata dai crociati al rientro dalle loro spedizioni. La prima città Italiana a coniare provisini fu Roma nel 1184 ed essi vennero mantenuti come emissione fino alla riforma monetaria di Eugenio IV. L'Aquila, per via del suo legame con la dinastia francese degli Angiò-Durazzo coniò due tipologie di provisini durante il regno di Ludovico I d'Angiò e Ladislao di Durazzo. Queste monete non ebbero un grande successo a livello locale e furono messe in breve tempo fuori circolazione. Ad oggi esemplari Aquilani sono da ritenersi della più esimia rarità.
Base d'asta € 750
Prezzo attuale € 2250
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