Lotto 1191:
Annibale Albani (1682-1751), cardinale. Medaglia primo quarto del XVIII secolo. D/ ANNIBAL S R E DIAC CARD ALBANVS CLEM XI P M NEPOS. Busto a destra con berretto e mantella. Nel taglio, G. W. VESTNER FECIT. R/ DEVS NOBIS HAEC OTIA FECIT. Prospetto di Villa Papacqua; sulla linea d'esergo, M. Miselli 140a. Wurzbach 42. AE. 73.50 mm. RR. Sigle al dritto. SPL. Il palazzo fu ideato e parzialmente realizzato negli anni in cui il feudo di Soriano appartenne ai Madruzzo, una nobile famiglia del Trentino che ottenne nel 1560 da papa Pio IV il feudo di Soriano come ricompensa per aver ospitato il Concilio di Trento nella loro città. Cristoforo Madruzzo iniziò i restauri della Rocca di Soriano e l'edificazione di villa Papacqua che doveva metterlo al livello di magnificenza di Alessandro Farnese e di Vicino Orsini che stavano costruendo a Caprarola e a Bomarzo le loro residenze extraurbane. Nel 1715 la Rocca, e gli annessi diritti feudali, furono acquistati dagli Albani i quali provvidero ad ultimare la costruzione del Palazzo di Papacqua sotto la direzione dell'architetto Marchionni e alla sistemazione del giardino forse in collaborazione con il Vanvitelli. Durante la prima metà del XIX secolo il feudo di Soriano fu assegnato ad Agostino Chigi, discendente degli Albani. Nel 1848 i Chigi, pur rimanendo proprietari del Palazzo di Papacqua, rinunciarono ai loro diritti feudali in favore della Santa Sede. Le sculture della fontana Papacqua risalgono alla seconda metà del Cinquecento: responsabili della costruzione della fontana furono l'architetto Ottaviano Schiratti e lo scultore Giovanni Bricciano da Fiesole.
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